Gianpaolo Pansa sbaglia e credo sia giusto ricordare qui che non e’ stato certo lui a rivelarci che i partigiani combattenti erano numericamente in minoranza rispetto alle truppe d’occupazione.
Ma non dimentichiamo che in Italia, in Francia, in Yougoslavia e nella Grecia occupate, i nostri partigiani, i maquis francesi, ed i partigiani titini e greci costringevano gli occupanti a schierare nelle guarnigioni l’equivalente di ben 45 divisioni, una in più di quelle che erano state inviate a difendere tutte le coste occidentali dallo sbarco degli alleati occidentali sul fronte normanno.
E i partigiani, i GAP nelle citta’, e le brigate sulle montagne, riuscivano a contrastare gli invasori nazisti ed i traditori fascisti con questa enorme efficacia rispetto alla disparita’ delle forze in campo, proprio perche’ potevano contare sul fatto che dietro ogni portone c’erano patrioti pronti a nasconderli, ad incoraggiarli, a sviare i traditori fascisti, mani amiche pronte a nutrirli ed ad armarli contro l’invasore.
La guerra di pochi era la guerra di tanti, e da questa guerra di Resistenza all’invasore e’ nata la nostra Patria.